A noi
Che mentre ero nel campo di notte
con lui al mio fianco vestito elegante per me,
con il freddo dell'inizio di autunno
che mi pungeva la pelle sotto la maglia leggera,
e nel cuore anche,
allargando un poco i confini ristretti della ragione così saggia,
che finalmente messa a tacere tacque,
e insieme affiancati uscivamo dal locale,
con il mio intimo in borsa e gli occhi luccicanti di piacere,
e il fresco di lana grigio e lucido accarezzava il braccio
come le sue mani sulla mia anima, e i miei occhi profondi nei suoi,
nel silenzio della città disabitata,
ho alzato il capo e guardato la luna, che era tonda, luminosa e protettiva.
e ho pensato a te, a me, a noi tutte,
e ho deciso che tutto deve essere
tutto mio quest'uomo,
tutto mio il suo regno,
tutto mio il suo castello,
e sul mio corpo il sigillo a fuoco lo voglio, che dica che sono sua.
lui mio, io sua, e noi per sempre.
Protetta dalla luna, nemmeno mi ha sfiorato l'idea che così potrebbe non essere.
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