Era un dono
(Una notte di un anno fa, o forse più. Involontari passi di guarigione)
Arriva, pulito e delicato.
Passa veloce dalle tue mani alle mie:
io lo prendo, lo tocco, non riesco a vederlo bene perchè è buio.
E` liscio, e il bianco nell’oscurità luccica un poco.
Accende in me desiderio di possesso:
il piacere del tatto
che si mescola a quello dell’olfatto (il profumo di te)
nella penombra della pioggia.
Il piacere del possesso.
Chiudo gli occhi perchè l’emozione mi sale
E non so affrontarla.
Ho secoli di vita alle mie spalle
Ma l’emozione mi rovescia
E io la devo controllare.
Allora chiudo gli occhi
E la tengo dentro di me.
Pare sciocco ma mi hai fatto felice.
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