in progress


in progress perché ho comprato un libro di grafica, per imparare a diventare un designer grafico. No, non che io pensi di diventare un designer grafico (anche se devo dire perché no?), ma era da un pezzo che gironzolavo tra questi libri di design (tutti troppo costosi e qua bisogna valutare costi e ricavi, e non vedendo ricavi per ora ho pensato ai costi) così l'altro giorno, da quegli odiosi della Feltrinelli sono andata per ordinare un libro e ho visto questo e ve lo vorrei farle vedere signora mia quanto sia bello questo libro, con le sue foto e i suoi caratteri, e gli esempi e i layout; parla di come "trasformare visivamente i contenuti per renderli ben organizzati, evocativi e memorabili". Lei capisce signora mia che quando io ho letto questa frase e ho visto che ahimè quell'altro libro che avevo visto settimane fa era sparito, venduto e comprato (era un libro tutto senza testo, solo esempi, solo manifesti e grafici e design, che bisognava starci su e fissarli con lo sguardo e lasciare che la mente vagasse da sola e imparasse così, senza parole senza esplicitare in perché e per come, per induzione si imparava da quel libro, dannazione e l'ho perso e con lui un altro pezzetto di cuore, meno male che era un pezzetto piccolo piccolo...), l'ho visto e l'ho preso, l'ho stretto al petto e ho detto - questo è mio- e guardandolo ancora di sfuggita ho letto che parla di "punto, linea, piano e grazie" e il mix tra il saggio di Kandinsky e la parola "grazia" ha creato una gioia nel possederlo che ne avrei comprati due, signora mia, la solita esagerata che sono, ma era l'ultimo e così ne ho preso uno. Anche perché avevo nell'altra mano il libro di francese, eprché ho deciso che imparo il francese, lei non mi chieda il perché, ma sono mesi che mi frulla nella testa la erre arrotolata e la musicalità di quella lingua e come le ho già detto altre volte, ho bisogno di cose belle adesso io, leggere e luminose, il francese è ricco e opulento, la grafica è emotiva, l'acquisto mi ha dato gioia e tanto mi basta, che finché riesco a ritagliarmi questi spazi per me io miglioro in salute. Che sa, mi piace non avere scopo, e una volta mi avrebbero chiesto perché lo fai? perché leggi in spagnolo? non vedi che fatica che fai? Non è meglio se fai qualcos'altro?

Invece è un piacere per me, e io ho bisogno di fare cose divertenti e queste sono cose divertenti. Così sono giorni che gioco e rifaccio il sito del Lavoro Benedetto in piena libertà, che già ne ho impostati 4, e modifico e allargo e restringo, cambio i colori, sposto le parole e i loro significati, finché oggi ho cambiato anche il testo, ma devo trovare il modo si scaricarmi anche le foto, che senza le foto non mi è chiaro il risultato finale, e poi D'Artagnan mi ha detto che mi presta il server e sa, signora mia, ho visto che Power Point si può salvare in html e, sì mi scusi, mi pare di regredire in dettagli ridicoli, che nemmeno io conosco bene, ma insomma, questo volevo dire che oltre al sito modifico anche le foto, cercando equilibri e facendo prove (che è tutto un taglia e incolla, gira e salva, e modifica e annulla) e ho pensato che userò questa foto adesso, e ne farò esperimenti e prove per divertirmi e spero signora mia, che lei vorrà essere così magnanima da guardare le mie foto modificate e dare un giudizio, che io faccio per imparare ma il confronto è importante (per questo signora mia è così difficile essere la metà di niente) e sì, lo so, lei aspetta il mio racconto, quello che le ho promesso, quello carnale, un po' erotico e carico, e sì, già ne ho messo in piedi un pezzo aspetti che mi siedo.

Ne ho messo in piedi un pezzo di quel racconto, poi mi sono fermata, che altre cose urgono nella mia vita e non sto qui ad elencarle. Si domanderà anche perché il titolo La Regola, che compare sulla foto. Beh, sa, è il titolo di un racconto che ho in mente di scrivere.

Quante cose signora mia, quante cose e tutte senza scopo apparente.

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