traduzione: Rehab: Amy WInehouse

la mia interpretazione.



Volevano inquadrarmi, darmi una forma e una misura, e io semplicemente ho detto di no, no, no, con voce ferma e tranquilla, ho detto no, anche se sono stata al buio in effetti, sono stata male, ma vedrete che non appena mi riprenderò ve ne accorgerete tutti, sì tutti.

Io non ho tempo ora per rimettermi in riga e poi lui mi aveva detto che io andavo bene così, di lui mi fidavo, era come un padre, capisci, mi fidavo, lui mi dava le indicazioni e io restavo nei limiti, ma adesso no, gli ho detto, non mandarmi a fare riabilitazione.

Preferisco restare a casa da sola, ascoltare la musica e scrivere le parole, sono parecchi giorni che non lo faccio ormai, io non ho davanti a me tutti quei giorni per imparare ( ti insegno io, mi aveva detto, ti insegno io), e non posso imparare nemmeno da Mr Hathaway, quel musicista che morì suicida.

Volevano inquadrarmi, che facessi la brava ragazza ma io ho detto no, no, no, senza urlare, e ho continuato a essere come ero anche se sono stata male, e poi, se lui, che era come mio padre, se lui diceva che tutto andava bene così... loro volevano che io fossi giusta, ma io ho detto piano no, non ci vado, non ci vado e non ci vado a diventare come dovrei.

Poi l'uomo giusto mi disse: - sai perchè sei qui?- e io non ne avevo idea, di come mai fossi finita nelle sue mani, forse perchè mi fidavo, forse perchè non pensavo, e siccome io... siccome io :-perdo la parte piccola di me, la bambina che ero la perdo ogni giorno dopo di te- così gli ho detto e poi :- da allora io mi tengo la bottiglia vicino- e lui mi ha guardato - sei depressa, sei malata, così non si fa- e io che ho capito che era finita gli ho risposto così:- ehi, questa sono io, caro mio, questa sono io...- E l'uomo giusto si è arrabbiato e mi ha picchiato.

Per questo hanno cercato di portarmi a guarire, ad essere come le altre, ma io ho detto, con calma, oh no, no, no, sto male è vero ma ne verrò fuori, che io sono così e basta.

Non è che io voglia ubriacarmi ancora, forse avrei solo bisogno di qualcuno che mi volesse bene davvero, e io non andrò per 10 settimane in un luogo dove loro mi rimettano in ordine, e mi rendano sana, così che si metteranno le loro coscienze a posto.

E non è orgoglio il mio, il fatto è che le mie lacrime si sono prosciugate

e loro, davanti e dietro di me, mi dicevano di andare a curarmi, di mettermi a posto, dicevano che non si vive così, che non si ama così, che dovevo vivere seguendo le regole, la salute fisica, i ritmi di produzione, i doni che mi sono stati dati.

Dopo che mi hanno consosciuto volevano che io vivessi secondo le loro regole, e io ho detto, con calma, no, no, no.


(non è questo un omaggio, un ricordo, un epitaffio: non è niente altro che la mia interpretazione. Amy mi ha sempre fatto tanta pena e nonostante l'enorme differenza l'ho sempre amata, senza perchè)

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