A piedi nudi.

Velocissima,
silenziosa,
a piedi nudi,
entro nello studio luminoso,
con le tende tirate,
l'aria frizzante,
la luce morbida.
Mi avvicino,
mi poggio sulle tue cosce,
a cavalcioni sulla poltrona,
mi aggrappo al collo, lo bacio,
poi bacio la fronte ampia e spaziosa,
spiano quella piccola ruga,
mi tuffo un attimo solo sulla tua bocca,
indugio a guardarla un secondo di più,
e scappo.

Adesso sto un po' meglio.

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