Un cambio di prospettiva


... e allora signora mia, ho pensato che mi sono stufata, ma davvero stufata di vivere SENZA. Che vivere senza è terribilmente faticoso. Manca sempre qualcosa. Per esempio, lei ci crederebbe mai a quante lettere mancano alla mia tastiera? Non lo sa? adesso gliele digito, che tanto faccio presto. Nella prima fila mi mancano le lettere E R T I O P , nella seconda A S D F L e nella terza C V N e della M ne ho solo metà. Allora, quel giorno in cui mi hanno chiesto se volevo qualcosa in regalo, avrei anche potuto dire che volevo la tastiera, quella bella, bianca, wireless con i tasti piatti e le lettere incise (che queste lettere mancano qui perché si sono consumate, che a furia di scrivere e scrivere ho fatto i solchi sui tasti), e invece che vuole, mi è venuta quella solita paresi per cui non ho avuto il coraggio di dire niente (una vita fatta di senza, appunto), mentre si era formata la solita stringa di lettere, tutte belle in fila "sì-mi-farebbe-comodo-(respiro)-la-tastiera-anzi-la-desidero-tanto-che-ne-sarei-felice" e forse la parola felice ha bruscamente frenato l'elaborazione linguistica, facendo cozzare le altre parole una contro l'altra e rendendo inservibile ciò che pareva così utile "comodo-desidero-felice-io-felice-ancora-seipazza???". Così sarei sprofondata volentieri in me stessa annullando finalmente tutte 'ste fisime adolescenziali, ma non potendolo fare ho girato su me stessa goffamente (una vita di passioni come la mia rende poi goffi i movimenti quando le cose arrivano improvvise, non succede forse anche a lei?) e poiché invece lui ha detto :- "che fai, diventi rossa?" avrei deisderato essere un Barbapapà e sciogliermi in una pozza blu nel mezzo del negozio affollato di stranieri e invece che vuole, non c'è verso, qualunque cosa mi succeda mi tocca stare in piedi e resistere, e ho sperato che in ogni caso poiché mi ero voltata e gli avevo dato la schiena, magari non se ne era accorto della mia incapacità di agire o parlare o vivere in genere. E poi, pur dandogli le spalle, ho con gran sollievo scoperto che anche lui fa fatica a vivere, anche lui avrebbe voluto forse rimangiarsi le parole e riavvolgere il nastro, e come al solito, signora mia, riconoscere le nostre debolezze negli altri ci fa sentire meno soli, io mi sono sentita meno scema e ho ritenuto che sarei riuscita a vivere ancora un po'. Ma tutto questo dipende secondo me dal vivere SENZA.

E quindi ho deciso che farò a meno di quello che mi manca, il che le può sembrare un paradosso, ma è la pura verità, e per una mente poco lineare ma pratica come la mia questa è una verità che aiuta molto. E' dannoso continuare a rimarcare le cose che mi mancano: un garage pieno di senza mi rende triste. Eh lo so, queste mie teorie filosofiche la annoiano, e lei ha perfettmanete ragione: lo sa che ha un anello veramente bello? mi piace molto sì, anche io ho la cassetta piena di gioielli e sono tutti antichi, qualcuno lo fece Sandi, qualcuno è un vecchio anello di Bulgari, qualcosa è addirittura molto più vecchio, che ho catene del '700, e spille con le teste di moro in smalti, e persino antiche monete persiane infilate su un pallido filo di oro, ma l'allergia alla vita mi ha procurato un fastidioso prurito ogni volta che indosso un gioiello dei miei sulla pelle. Eh lo so, sono i prezzi delle mie scelte. Ma sa, le dirò, in gran confidenza, venga qua, shh, si avvicini, (mi piace vedere che la sua coda di cavallo scivola lieve dalla spalla e ciondola in avanti mentre lei si china verso di me, ma glielo hanno mai detto, signora mia, che lei ha un collo sottile che ricorda un quadro di Modigliani mentre mi ricordo io del fascino ossessivo che avevo io per il colletto della camicia di J, la sua parte sinistra sotto il lobo, dove fiondavo il naso e anche..., oh, scusi, accidenti, scivolo sempre su terreni non adatti a una signora, mi perdoni) beh, volevo dirle, che sono felice delle mie scelte, ho scelto io di essere la metà di niente, che ad essere il niente di una cosa intera sono bravi tutti ma a me andava stretto. Sarebbe stato come avere una enorme villa piena di niente.

Quindi, di quello che non ho, ne faccio a meno.

Nel frattempo, signora mia, continuo il mio camminare nel prato erboso ma la mia meta è salpare. Si stupisce? Uh, le racconterò... quando sarà il momento le racconterò. Nel frattempo sappia che ho armato le navi e scelto la truppa. E una nave l'ho mandata in avanscoperta. Sì, direi che non è male per una che si lamentava di essere senza, e che ancora confonde la T con la R e la I con la O e la A con la S.

Commenti

Post più popolari