Ali di libellula
la Mappa delle Stelle manda segnali contradditori: gestisce una vita sigillata, e poi apre
spiragli inaspettati, e alzando il sopraciglio solleva un lembo di pesante
tessuto che apre scorci su un panorama fatto di prati in discesa e ripide
scogliere.
Ho fatto un balzo
indietro io, che non mi aspettavo alcun barlume di luce sebbene avessi annotato, dentro di me, alcuni aspetti sottili come ali di libellula, dove vene
impalpabili sostengono un velo trasparente atto a volare.
Lo scambio di sguardi
è stato rapido e veloce, un lampo a cui ha risposto un lampo, mentre il petto
suo si gonfiava, apriva le gambe e istintivamente si ergeva davanti a me, che
invece giravo su me stessa, lo sguardo sulla spalla, il cervello terrorizzato
dalla visione dello squarcio, incredula davanti a tutto ciò che lui diceva
sollevando la coltre che ricopre la Mappa delle Stelle: - sei tu che non vuoi
leggere la mappa - mi ha detto il suo pensiero nel mezzo del rumore del mondo.
Incredula, a me è
mancata la parola.
E sono certa che
lui non ha capito che io ero spaventata dalla visione dello squarcio. E' un uomo lui, gli uomini non si
accorgono del mio terrore e confondono il mio silenzio con indifferenza.
Poi resto sola,
confusa, e il mattino dopo tutto sembra solo il frutto della mia fantasia.
Commenti
Posta un commento