lineamenti di moda: io e la settimana della moda a Milano -1-
La moda è follia
e se fosse una persona sarebbe rinchiusa in una cella di isolamento perché
avrebbe mandato in analisi uno dopo l'altro tutti gli analisti psichiatri,
psicologi, self-power, motivazionisti, amici di
Angeli/solecuoreamore/mangia-prega-ama, jogi e direttori di istituti
correzionali che avrebbe potuto incontrare.
La moda non
rispetta il tempo climatico, anticipa e posticipa le stagioni, stravolge il
giorno con la notte e nello stesso momento è ossessionata dal tempo che
scorre, dalla giovinezza che fugge, dalla puntualità che deve spaccare il
secondo. La moda è un meccanismo mirabile e perfetto di come la pazzia, se ben
vestita, possa diventare un sistema socialmente utile e generalmente
apprezzato.
Tanto per fare
chiarezza, la settimana della moda di Milano inizia a Parigi e parte da
Firenze. Poi noi si va a Milano e non si capisce bene come abbiamo fatto ad
arrivare lì da diverse parti d'Italia e avere tutti più o meno sentore delle
stesse tendenze. A Milano ci si infila nei corridoi e si parla diverse lingue,
principalmente l'italiano e l'inglese, ma vanno benissimo anche il tedesco e un
pochino di francese. Lo spagnolo è grazioso ma poi gli spagnoli parlano
benissimo l'italiano, quindi perché darsi tanta pena nell'imparare lo spagnolo?
Il giapponese sarebbe utile, ma tanto i giapponesi parlano poco e sorridono
molto.
la settimana
della moda di Milano dura 4 giorni o forse 5, non è chiaro a nessuno degli
indaffarati uomini che si danno grandi pacche sulle spalle mentre valutano il
campionario appeso. Per noi era importante sapere che gli allestimenti
iniziavano venerdì e finivano lunedì, l'ora di chiusura era incerta, tanto
lunedì per solito non viene nessuno.
La settimana
della moda di Milano si tiene a febbraio, verso la fine del mese, all'incirca
un anno e un mese dopo l'inizio delle danze, ovvero il gennaio dell'anno prima
a Parigi, dove tutto ha inizio. Se per esempio, Parigi decidesse di iniziare il primo di gennaio 2012,
allora tutte le fiere di tutti i paesi sarebbero alla rincorsa per iniziare
prima pure loro e pertanto Milano potrebbe essere a inizio gennaio 2013. Le
voci preoccupate dei buyer di questi giorni vertevano sulla scelta futura della
fiera di Parigi del gennaio 2013 che a cascata arriva sul SIMM di Madrid e giù
giù ai campionari, ai trasportatori, agli stilisti, ai designer, agli
organizzatori di fiere, agli allestitori di stand, alle modelle e Diomio che
fatica, una montagna di gente che aspetta con impazienza la fiera di gennaio
2013 e siamo a febbraio 2012. In mezzo a tutto questo bailamme ci sono pure io, avvezza
a non programmare nulla oltre un banale due o tre giorni, e mi pare di essere
una pallina da flipper mentre mi godo tutto questo mondo, compresa la parlata
della nostra agente in Madrid, che parla italiano con quel meraviglioso accento
spagnolo, la voce sottile, lei tutta magra e la pettinatura alla francese
(cascchetto corto e ondulato) e dice:
- ah no se sabe
de Parrrigi sai? han dicho che la fan anticipata sai? io no posso lavorrrrare
sai? è un problema sai? io tenuto liberrrra una stanza di show rrrrroom per tuo
campionario sai? io debe haber las rrropas en show rrrrooom in gennaio sai?-
e io resto in
parte incantata dalla sua erre rotonda, in parte mi domando cosa c'entra
Parigi, in parte mi appoggio al muro, che sono parecchio stanca e nello stand
manca l'aria.
La settimana
della moda di Milano è organizzata dal Pitti, quello di Firenze, ma non quel palazzo
Pitti del '400 che contiene le quadrerie, bensì una struttura commerciale che
si chiama Pitti immagine la cui rappresentante commerciale che conosco io è la
Divina, in pratica una stronza. La Divina già l'anno scorso nell'edizione di
settembre era magra il giusto, quest'anno è magra di più e ogni stagione
dimagrisce in relazione al suo miglioramento di carriera. La Divina cammina con le sue magre gambe e le
ballerine basse lungo la moquette a quadretti chiccamente grigi degli stand,
che lei per solito porta il tacco 12 ma quando lavora lei si distingue dalla
massa informe e senza cervello delle modelle, che lei invece ha in mano le
sorti degli standisti e delle loro collezioni, che se lei dice no, tu mica ci
vai a esporre al Tocuh!Neozone-Cloudnine.
La Divina tiene stretto nel braccio destro la cartellina rigida con dei fogli fermati con una
molletta d'argento, il cellulare Blackberry nella mano sinistra, chiama tutti
amore-tesoro, striscia docile sotto la cintura del Maschio Alfa mentre con la
coda spazza tutte le persone che le sono rimaste dietro, saluta gli uomini e le
giornaliste e basta, che tutti gli altri non esistono, risponde al blackbarry
sempre, dicendo, sempre a chiunque:-tesoro perdonami sono occupata ti chiamo
dopo io- e poi non richiama mai.
La Divina passeggia per la fiera e ride, ride
sempre quando incontra qualcuno con cui si ferma a fare due chiacchiere, ma
solo due, il braccio destro piegato al petto a nascondere le cartelline e la
mano sinistra rivolta verso il cielo a tenere con fastidiosa noia il Blackberry
come se fosse un frutto da far cogliere; si ferma e chiacchiera, poche parole
percarità, che lei ha da fare ma i rapporti interpersonali, tesoro, sono il
sale della vita, ahahah, l'anno prossimo ti do lo stand davanti al bar sì,
vediamo se riesco tesoro ahahah che
se dipendesse da me te lo darei subito e le vendite come vanno? ahahahah, che
ridere bene scusa devo andare. Dicevo, ride sempre ma non quando cammina che allora il suo volto
ritorna ad essere preoccupato per tutte le importanti questioni che le
appesantiscono il cervello e che riguardano la gestione della fiera.
Due metri
a passo veloce e poi ancora una sosta, per salutare i potenti danarosi maschi
potenziali nuovi clienti forti, che con la moda non si capisce niente, magari
un domani sono loro quelli dal marchio che regala quattrini a gogò.
La Divina lavora
sempre, anche di sabato e di domenica, proprio quando gli espositori non fanno
nulla e le segretarie sono a casa dai loro figli e negli uffici ci sono le
rumene che puliscono, lei solo allora ha il tempo e risponde alle email di
notte, scrive brevi comunicati in cui si firma con solo l'iniziale, che lei non
ha mica il tempo da perdere a scrivere il proprio nome La Divina, troppo lungo,
figuriamoci.
Però mi verrebbe da dirle, perpiacere, quando ti fermi, chiudile quelle gambe, avvicina i piedi uno all'altro e chiudile: saresti più composta e meno scoperta.
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