Nudo ti voglio
Scrivevo, anni fa, una poesia, anzi molte,
nelle ore luminose di un maggio lontano.
Ve la dedico, ma non la pubblico tutta: il testo integrale
è lontano, in attesa,
silenzioso.
Ve la dedico comunque,
che tanto le parole sono di tutti,
la vita ne è piena,
e io che nel mio proseguire ho deciso
di non vivere ai margini,
non lascio grandi segni negli uomini,
ma le parole sì,
quelle restano.
Nudo ti voglio
e nuda anch'io
le cosce che imprigionano le mie,
stringono e rilasciano,
ruvide ma potenti;
mi offrono le curve,
improvvise e acute, dei muscoli
piccoli dossi su cui cercare la salvezza.
(...) per cercare con la bocca affannosa
il tuo collo, che vedo,
chino sul mio petto.
(...)
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