Alla regina altera
Tuo era il territorio
in cui io ho fatto le mie scorribande.
Offesa hai alzato il capo
dalla cima della collina hai visto lo scempio
che io avevo fatto
nella gioia di aver trovato
zolle fresche sotto le mie zampe,
erba verde, e acqua e alberi frondosi.
Silenziosa e altera
hai addobbato il tuo collo
dei monili che lui ti aveva dato,
e il tuo piede nudo
è rimasto fermo, in attesa
perchè tu sai che il tempo ti è amico.
(........)
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