Alla regina altera (3)
(...)
Venivo da lontano
In cerca di un luogo in cui morire.
Quel terreno mi ha accolto,
mi ha nutrito e dissetato,
si è nutrito di me,
delle mie zampate felpate,
dei miei denti aguzzi,
ha sentito il mio urlo
e con me ha ululato alla luna.
Ma tuo è il territorio
delle mie scorribande.
Lascio la tua terra
bella regina,
fredda e altera,
che non sai quale tesoro
calpesti ogni giorno,
che non riconosci
il sorgere del sole
e lo confondi con il buio della luna.
Tuo è il territorio
delle mie scorribande:
lo lascio a te
dopo che è stato mio.
(......continua...)
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