La Torre
Lo so che vieni e
non mi trovi, non scrive più, ti dici, chissà che fa, ti domandi.
Vieni su Facebook
mi trovi, ma quanti amori ha, ma quante storie ha, che vita intensa, che cose
belle.
Hai scoperto il
nickname e vieni anche di là: ma tu guarda cosa ha tirato su, ti dici, guarda
cosa è riuscita a fare.
Se la caverà, tu
pensi, lei se la caverà benissimo: lo so.
Invece non ho
niente in mano, un’altra volta niente, solo me stessa.
Io, come la Torre
dei Tarocchi, crollo. Dopo tanto crescere e costruire, e disfare e ricostruire
e passare sotto il giogo della Morte che miete, sono arrivata alla Torre.
E non so se sono
la torre che crolla o l’uomo che ne esce.
Non so mai nulla io delle cose importanti che mi riguardano.
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